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Rinvio per il carotaggio nel fiume Oliva

Amantea. Le operazioni saranno ritardate di qualche giorno per problemi burocratici

di PAOLO OROFINO

AMANTEA – L’inizio delle operazioni di carotaggio a Valle Oliva in programma in questa settimana, subirà qualche giorno di rinvio per via di un ritardo nella procedura per la definizione dell’appalto attraverso cui sarà scelta l’impresa specializzata che eseguirà i lavori nella zona, dove si ritiene possano essere stati interrati rifiuti pericolosi. L’area “sospetta” si trova a ridosso del fiume Oliva al confine fra i comuni di Aiello, Serra d’Aiello e Amantea. Prima i rilevatori dell’Ar pacal e poi quelli del ministero dell’Ambiente hanno misurato emissioni di radioattività fino a sei volte superiori alla normalità. Uno studio propedeutico, sul luogo dove potrebbero essere state sotterrate le scorie nocive, è stato condotto dai tecnici dell’Ispra (Istituto superiore per la ricerca ambientale) e dell’Arpa-Piemonte, l’agenzia regionale piemontese che primeggia in questo tipo di ricerche. Tecnici dell’Ispra e dell’Arpa-Piemonete presidieranno durante l’effettua zione dei micro-scavi. Quello dei rifiuti nella vallata del torrente Oliva è un mistero cominciato nel lontano dicembre del 1990, quando sulla spiaggia amanteana, ad un chilometro di distanza dello sbocco in mare del corso d’ac qua, si arenava la motonave Jolly Rosso, al centro di varie inchieste sul traffico di scorie pericolose. Indagini che però non hanno portato ad una soluzione del mistero, che negli anni, addirittura, è diventato ancora più fitto e fra l’altro messo più volte in relazione con l’intrigo internazionale dei rifiuti radioattivi.Gli scavi, ovviamente, saranno supervisionati dal procuratore di Paola, Bruno Giordano, titolare della delicata inchiesta. I carotaggi saranno datti anche in località Foresta di Serra d’Aiello e nelle immediate vicinanze della briglia realizzata sul fiume Oliva, alla base si troverebbe un vano, una sorta di “sar cofago”cosi come lo hanno definito gli inquirenti. Si ipotizza che in questo spazio all’interno della briglia possa trovarsi materiale inquinante. Per venerdì, comunque, la procedura d’appalto dovrebbe concludersi è così sarà noto il nome dell’im presa che scenderà a Valle Oliva. Dopodichè entro pochi giorni cominceranno le operazioni per scoprire cosa ha generato le emissioni captate dai misuratori di radiazioni. La scorsa estate la notizia relativa agli elevati indici di radioattività riscontrati sull’area collinare ha fatto il giro d’Italia, guadagnando anche l’apertura del Tg1 delle 20. Dopo qualche settimana l’inquie tante dato veniva confermato anche dal ministero dell’Ambiente. Ad Amantea, si ricorda, poi si è svolta la grande manifestazione contro i veleni in Calabria, a cui hanno partecipato migliaia di persone provenienti anche da altre regioni. Era il 24 ottobre e si chiedeva chiarezza anche sui misteri del fiume Oliva.

Fonte: Il Quotidiano
13/01/2010
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