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Degrado spiagge: Lettera aperta della CGIL di Amantea

Riceviamo e pubblichiamo: 

Con un po’ di ritardo per i capricci del tempo, anche quest’anno abbiamo iniziato ad andare al mare, noi siamo fortunati, lo abbiamo sempre lì, sotto i nostri occhi e ne possiamo sempre sentire, il profumo, anche di inverno  e, come quando ero bambino continuo insieme a tanti altri a frequentare la spiaggia di Coreca, sicuramente per ragioni sentimentali, ma non credo di esagerare affermando che era e resta grazie ai suoi scogli il più bel tratto di costa della nostra zona. Quest’anno però, più che in passato, ho dovuto purtroppo constatare lo stato di degrado ed abbandono in cui versa. Ci siamo ormai abituati al grande parcheggio che fa da cornice alla spiaggia ( scendi dalla macchina e i piedi sono già nella sabbia), all’assenza di una doccia ( forse poi ce ne sarà una poco prodiga di acqua) e soprattutto alla mancanza di bagni chimici ( questi proprio non i sono mai stati) ma quello che quest’anno lascia veramente senza parole è la sporcizia. I frequentatori più numerosi sono infatti i ferri  vecchi ed arrugginiti, oggetti di plastica di ogni genere, gomme ed altri pezzi di autovetture e per finire anche due porte per il calcetto ormai inservibili e quel che è peggio pericolose. In aggiunta a questo scenario (già di per sé devastante)  probabilmente per i lavori che stanno interessando il tratto di ferrovia a ridosso della spiaggia, è stato creato un bel canale di scolo, che porta acqua di incerta provenienza direttamente a mare. Perché tutto questo? Perché ad esempio spendere centinaia o addirittura migliaia di euro per organizzare una serata estiva  e non investire, invece, in ciò che ci rappresenta davvero e che sicuramente potrà incrementare il turismo per le nostre zone? Penso che se si chiedesse alla gente  di rinunciare ad un concerto per avere una spiaggia pulita si avrebbe un risultato plebiscitario.  Queste spiagge e queste coste sono profondamente parte di noi. Sono la nostra storia, il nostro passato, dovrebbero rispecchiare quello che siamo domani, quello che vogliamo per i nostri figli. Oggi è triste constatare che per un bambino correre sulla spiaggia a Coreca potrebbe essere anche pericoloso. E’ necessario intervenire e farlo al più presto.

Massimiliano Ianni  (Segretario CGIL Amantea)


05/07/2011
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Ernesto C.

uriosando sul sito non ho potuto fare a meno di leggere(purtroppo) queste poche righe dell'amico Massimo.Sentimentalmente mi trovo in linea con le sue righe e potrei dire:condivido.Invece,aggiungo,per chi di "dovere" che lo stato di abbandono che si evidenzia quest'anno rispecchia totalmente lo stato di "degrado" che ormai investe la nostra Provincia.Senza farla troppo lunga mi faccio ,e faccio,una semplice considerazione:ma veramente cosi facendo si pensa allo sviluppo del territorio e ad un possibile inserimento della forza lavoro nel territorio?Ma chi è che viene a spendere i propri soldi in zone dove i servizi essenziali per il turismo sono assenti?Coreca è certamente in Comune di Amantea ma è anche da sempre la "spiaggia degli Aiellesi".Allora,se si vuole ancora salvarla dal "marciume" ed anche dall'acqua sporca che solo alcuni amministratori orbi non vedono "chi di dovere" cominci a prendere "gli attrezzi da lavoro".

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