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Bruno Giordano “paladino della biodiversità”. Il procuratore di Paola premiato col Panda d’oro dal Wwf Italia

Il Wwf consegna il Panda d'oro ai paladini della natura italiana

Tra i premiati la giornalista Milena Gabanelli e il magistrato Bruno Giordano per le inchieste sull'ambiente

Ma il Procuratore replica subito così:

«Mi sento lusingato - ha scritto il procuratore di Paola al presidente nazionale del WWF - per l'assegnazione alla mia persona del premio "Panda d'Oro". Tuttavia, la mia personale impostazione deontologica e l'esigenza, altrettanto personale, di non dare adito al sospetto di utilizzare come vetrina l'impegno professionale ed i risultati da esso prodotti, mi impongono di non essere presente giorno 29 prossimo venturo...»

L'articolo sul premio assegnato:

ROMA - Green-carpet della natura, il 29 ottobre a Roma, per la premiazione ufficiale del Panda d'Oro 2010. Il WWF ha consegnato gli "Oscar dell'ambiente" ai paladini della natura italiana, che hanno realizzato le migliori "buone pratiche" per la tutela dei nostri habitat e specie più preziosi, dimostrando come, a pochi giorni dall'approvazione di una Strategia nazionale sulla biodiversità attesa da 16 anni e mentre è in corso la Conferenza internazionale di Nagoya, c'è chi già opera nei fatti con progetti innovativi per garantire la conservazione della biodiversità in Italia.

Per rendere onore all'impegno dei singoli, il WWF ha assegnato il diploma di "custode della biodiversità" al Procuratore di Paola Dott. Bruno Giordano per il suo diretto contributo contro il traffico illegale di rifiuti pericolosi sulla costa cosentina e nella vallata del fiume Oliva, e alla giornalista Milena Gabanelli della trasmissione televisiva "Report" per il prezioso servizio di informazione sul rispetto della legalità a garanzia della tutela ambientale. "Faccio solo il mio mestiere" così ha commentato la notizia il procuratore Giordano che pur ringraziando il WWF per il lusinghiero riconoscimento non si è recato a Roma a ritirare il premio poichè ritiene, appunto, di essersi occupato del grave caso di inquinamento del fiume Oliva per spirito di servizio e perché rientra nelle sue funzioni di magistrato indagare quando si viene a conoscenza di un ipotesi di reato, senza cercare notorietà o "vetrine".«Mi sento lusingato - ha scritto il procuratore di Paola al presidente nazionale del WWF - per l'assegnazione alla mia persona del premio "Panda d'Oro". Tuttavia, la mia personale impostazione deontologica e l'esigenza, altrettanto personale, di non dare adito al sospetto di utilizzare come vetrina l'impegno professionale ed i risultati da esso prodotti, mi impongono di non essere presente giorno 29 prossimo venturo...». L'impegno del procuratore Giordano era stato segnalato al WWF nazionale, nell'ambito dell'iniziativa del Panda d'oro, da alcuni ambientalisti che operano sul litorale Tirrenico cosentino contro il traffico illegale di rifiuti.

Oltre ai singoli sono stati premiati alcuni progetti virtuosi che dimostrano come sia possibile nei fatti difendere la biodiversità e le ricchezze naturali italiane. Tra i progetti premiati dall'associazione del Panda c'è quello intitolato "Il camoscio e la sibilla" dell'Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che ha reintrodotto nelle Marche 13 camosci appenninici portati dai vicini parchi abruzzesi ; "Salviamo l'ululone", dell'Ente Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra, in Liguria, per le iniziative di tutela degli habitat dell'Ululone, un piccolo rospo giallo e nero, in forte declino numerico.

Premiato anche l'Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli,per il progetto "SOS Dune Costiere", finalizzato alla conservazione delle dune e delle zone umide di due Siti di Importanza Comunitaria (SIC) lungo la costa toscana, realizzando anche sentieri, fascinate e altre infrastrutture per permettere agli amanti del mare di fruire il litorale rispettando questi delicatissimi habitat.

Il premio speciale della giuria popolare, attivata per la prima volta grazie a una votazione pubblica sul web, è andato agli agricoltori biologici pugliesi de "I giganti del Mediterraneo", che coltivano ulivi monumentali (che hanno anche 2500 anni di età), nel rispetto della natura e della legalità, tutelando un paesaggio caratteristico del Mediterraneo.

 

Fonte: www.comitatodegrazia.org
03/11/2010
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