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Acqua su marte: Abbiamo le prove

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WASHINGTON - La Nasa ha ufficialmente confermato oggi che c'è acqua su Marte. Le prove dell'esistenza di acqua su Marte sono state fornite dalla sonda Phoenix. "Abbiamo le prove", ha detto il ricercatore della University of Arizona William Boynton in una dichiarazione della Nasa.

"In precedenza avevamo osservato la presenza di acqua ghiacciata - ha aggiunto riferendosi alle osservazioni fatte con la sonda Mars Odyssey - ma questa è la prima volta che acqua su Marte è stata toccata ed esaminata".

Infatti un campione del suolo marziano è stato prelevato ed esaminato dalla strumentazione della sonda Phoenix Mars Lander, ed è stato riscontrato che effettivamente si tratta di acqua. Tanto che, con il riscaldamento, si legge nel comunicato della Nasa, si è trasformata in vapore.

La Phoenix è dotata di una raffinatissima strumentazione, compreso uno spettrometro di massa, uno strumento capace di trovare tracce infinitesime di materiale organico e di verificare il rapporto tra i diversi isotopi di ossigeno e azoto, il cui valore può essere influenzato dai processi biologici. E' stato attraverso questi strumenti che Phoenix ha 'assaggiato' per la prima volta nella storia della ricerca spaziale l'acqua marziana. I risultati di quel test sono stati inviati a Terra grazie ai satelliti Mars Odissey e Mars Orbiter.

La Nasa, alla luce della scoperta, ha deciso di estendere di cinque settimane, fino al 30 settembre, la missione: "La Phoenix è a posto, e quindi vogliamo usufruire del vantaggio di avere questa risorsa in uno dei siti più interessanti di Marte", spiega Michael Meyer, lo scienziato a capo del Mars Exploration Program al quartier generale della Nasa. La sonda Phoenix è atterrata sul Polo Nord di Marte il 25 maggio scorso.

Nelle prossime settimane, verranno esaminati pertanto altri campioni. Obiettivo, capire se "in questa parte di Marte era possibile la vita". Mentre sarà compito delle prossime missioni capire se "in questo ambiente c'è anche la vita".

(31 luglio 2008)

fonte: Repubblica.it

01/08/2008
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