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Lamezia Terme, presidio della RDT alla discarica di Pianopoli per un censimento dei materiali sversati. I manifestanti fanno intervenire il NOE.

La Rete Difesa del Territorio "Franco Nisticò" da ieri (2 gennaio) alle 21 presidia con un centinaio di attivisti la discarica di Pianopoli per un censimento dei materiali che vengono sversati dai camion in transito. Di seguito gli aggiornamenti dal presidio e i comunicati inviati dall'organizzazione.

La protesta si conclude con l'arrivo del reparto NOE (Nucleo operativo ecologico) dei Carabinieri, chiamato a intervenire dagli ambientalisti dell'RDT dopo aver rilevato alcune autocisterne che trasportavano percolato e alcuni camion hanno scaricato, come riferito dagli autisti, le ceneri dell'inceneritore di Gioia Tauro nella discarica.

***

AGGIORNAMENTI dal presidio:

* ore 23.35 – oltre un centinaio di persone si sono radunate al presidio.
* ore 23.40 – due camion sono entrati in discarica.
* ore 23.45 – il primo camion è bloccato sulla strada di ingresso. è blocco.
* ore 5.40 – due camion provenienti da Gioia Tauro, contenenti ceneri dell’inceneritore, sono stati bloccati. E’ stato chiesto l’intervento dei NOE.
* ore 7.30 – una decina i camion bloccati.
* ore 10.00 – assemblea/conferenza stampa nell’atrio del Comune di Pianopoli e consegna dell’Ordinanza del Popolo Inquinato al Sindaco, assente. Il presidio è terminato. Appuntamento al prossimo.


COMUNICATO STAMPA FINALE

Alle 23:00 di ieri centinaia di cittadini calabresi si sono dati appuntamento sulla strada che conduce alla discarica di Pianopoli rispondendo all’appello della Rete Difesa del Territorio “Franco Nisticò”.
È stata bloccato l’accesso a quella che è, come attestato dalle fonti giudiziarie, una discarica abusiva che come tante altre, per lo più private, avvelena ed inquina il territorio e le comunità. Non a caso all’appello della RDT non hanno risposto solo cittadini del Lametino, ma anche i comitati di Crotone, Rossano, Cosenza, Reggio Calabria.
Le popolazioni intendono dire basta ad un ciclo di rifiuti che si basa sul business di speculatori e ‘ndrangheta che si cela dietro il ciclo dei rifiuti, nonché ad una gestione commissariale ridicola, che dura ormai quindici anni, e che serve soltanto per sprecare soldi pubblici ed aggirare ogni norma di tutela dell’ambiente e della salute.
L’unica soluzione per quella che è non solo un’emergenza ambientale, ma soprattutto democratica e politica, è un sistema dei rifiuti pubblico e basato sulla raccolta differenziata spinta, porta a porta, finalizzata al riciclo e riutilizzo.
Il presidio ha inoltre chiesto l’intervento del NOE per verificare il contenuti di alcuni automezzi. Quando sono le otto del mattino l’unico intervento dello stato sembra essere l’arrivo del reparto celere.
Il blocco della RdT è un invito a riprendere possesso dei propri territori in prima persona senza delega a politici e istituzioni giudiziarie. Questo è solo l’inizio di una campagna di mobilitazione che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi, discarica per discarica per monitorare e controllare il ciclo dei rifiuti legale e non.

Pianopoli (CZ) 03/01/2010

 

 

COMUNICATO STAMPA INIZIALE

In una Calabria che ormai da quasi 15 anni vive l’esperienza del commissariamento per l’emergenza rifiuti, senza ad oggi prospettare uno straccio di soluzione, l’arrivo del nuovo anno significherà anche l’arrivo di un’enorme quantità di rifiuti da tutta la regione in quella che praticamente è l’unica discarica attiva: Pianopoli. Non è più tollerabile questa emergenza, e soprattutto non è più tollerabile che le soluzioni proposte non cerchino di superare l’emergenza ma di imporre solo nuove discariche e nuovi inceneritori. Perché non parlare di raccolta differenziata porta a porta legata ad incentivi per le famiglie, perché non parlare di impianti di compostaggio, di stazioni di recupero e riciclaggio, di impianti di trattamento bio-meccanico a freddo dei rifiuti? La politica tutta riconosce solo discariche e inceneritori, molto proficui per chi li gestisce ma molto dannosi per la salute dei calabresi. Per rendere evidente questa contraddizione e per monitorare l’attività della discarica (quanti mezzi vi entrano, cosa trasportano, da dove provengono ecc.) la Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò” da appuntamento domenica 2 gennaio alle ore 21.00 davanti la discarica di Pianopoli per un presidio.

Lamezia Terme, 01/01/20111.

Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”

 

03/01/2011
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