Lago. discarica a Terrati
opera che danneggerebbe per decenni il territorio
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Discarica a Lago (Cs). Un’opera che danneggerebbe per decenni un territorio già martoriato

Dalla stampa si apprende la notizia che nel comune di Lago (CS), su decisione inspiegabile dell'amministrazione comunale, è stato approvato un progetto per la realizzazione di una discarica in contrada Terrati (Giani).
Nella stessa area, confinante con il fiume Oliva, è presente un drammatico inquinamento a causa del ritrovamento di centomila metri cubi di fanghi industriali (metalli pesanti e radionuclidi artificiali) capaci di indurre patologie tumorali e non; questo è quello che emerge dalle perizie della Procura di Paola eseguite dopo i rilievi effettuati di recente nella zona medesima.
E se è certa la rilevanza scientifica di studi che hanno dimostrato inoppugnabilmente il legame che esiste tra alcuni tipi di malattie, tumori e malformazioni e la vicinanza a discariche ed impianti di smaltimento dei rifiuti, è tanto più incontestabile il danno che i cittadini della valle dell'Oliva hanno già vissuto e stanno vivendo in modo drammatico per l'illecito smaltimento di sostanze tossiche.
Per questi motivi, la scelta dell'Amministrazione Comunale di Lago, di questi tempi, appare un vero controsenso se si pensa al fatto che diverse comunità, calabresi e non, hanno avviato numerose proteste popolari al fine di difendere il proprio territorio (Pianopoli, Bucita di Rossano, Terzigno) da discariche che sono solo un palliativo rispetto alla questione della gestione dei rifiuti, creano inquinamento ambientale, deturpano il territorio caratterizzandolo in negativo e non risolvono in modo virtuoso e definitivo il problema.
Come è pensabile che in un comprensorio come il nostro, in cui sono presenti piccoli centri, non si riesca ad avviare una seria gestione dei rifiuti che guardi alla raccolta differenziata porta-a-porta con il fine ultimo di arrivare nel tempo a produrre "Zero Rifiuti"? Come è giustificabile un approccio al problema dello smaltimento dei materiali post consumo perseverando con l'obsoleta e vergognosa pratica dell'interramento di prodotti che, se opportunamente trattati, potrebbero rappresentare una vera e propria fonte di lavoro e risorse economiche concrete per i tanti giovani che ogni giorno lottano contro la disoccupazione? Come è possibile non rendersi conto che l'avvio di una gestione sostenibile dei rifiuti può dare solo vantaggi e ritorni in termini di tutela dell'ambiente e della salute delle persone? Esempi di comuni che hanno scelto di intraprendere un'altra strada sostenibile nella gestione dei rifiuti ve ne sono anche in Campania, regione tristemente famosa per l'emergenza che negli ultimi anni l'ha vista protagonista, ed in Calabria: basti pensare al comune di Saracena che raggiunge circa il 72% di raccolta differenziata. Ai cittadini di Lago e del comprensorio non resta che dissentire da queste scelte ed auto-organizzarsi per tutelarsi in proprio ed impedire la realizzazione di opere che danneggerebbero per decenni il territorio.

Franco Roppo Valente
Coordinamento Forum Ambientalista Calabrese

28/01/2011 19:24:33
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