Lorenzo Conti fa un esposto alla Corte dei Conti
AdP la prima ad accusare il Sindaco
UDC accusa il sindaco
Scambio tra il Coisp e il Sindaco di Aiello
Balzerani, replica Iacucci, interviene il Coisp
Balzerani fa ancora discutere
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La Balzerani presenta il suo libro ad Aiello Calabro, interviene il Coisp, replica Iacucci a Conti

Proseguono le polemiche che da agosto avvolgono la presentazione del libro di Barbara Balzerani ad Aiello Calabro, che proprio in questi gorni fanno eco sui media nazionale. Replica il Sindaco di Aiello Calabro a Conti. A seguire anche il comunicato stampa diramato dalla COISP (Coordinamento per l'Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia).

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Comunicato Stampa - Comune di Aiello Calabro

«Comprare dei libri non è reato, ma né io, né il mio Comune abbiamo mai acquistato copie del libro della brigatista Barbara Balzarani, intitolato "Perché io e non tu".
E' questa la secca smentita di Franco Iacucci, sindaco di Aiello Calabro, a Lorenzo Conti, il figlio del sindaco di Firenze, Lando, assassinato dalla Br-Pcc il 10 febbraio 1986, che pochi giorni fa, ha annunciato di aver presentato un esposto alla Corte dei Conti contro il sindaco Iacucci che nel mese di agosto scorso ha promosso una manifestazione culturale per presentare un libro della Balzarani.
"I volumi, una quarantina -aggiunge Iacucci- sono stati acquistati dai cittadini che hanno preso parte a quel convegno. La manifestazione, molto partecipata e apprezzata, è costata solo 345,00 euro. Barbara Balzerani e il suo compagno si sono pagati da soli il viaggio in seconda classe in treno. Il Comune li ha solo ospitati per due notti e alla fine è stata organizzata una semplice cena con i relatori, così come si fa sempre in queste occasioni".
"Su questa storia -prosegue il sindaco di Aiello Calabro- Lorenzo Conti probabilmente è stato male informato e, pertanto, ha detto tante mezze verità che hanno stravolto i fatti, sia in relazione alle finalità del convegno, sia in merito al mio pensiero sul tema oggetto di dibattito. Abbiamo voluto presentare un libro che, piaccia o no, configura uno spaccato di vita italiana, ma il sottoscritto non ha mai detto che quel libro è "uno strumento didattico da consigliare". Conti ha messo un punto dove c'era una virgola. Io, infatti, ho detto testualmente: "E' uno strumento didattico da consigliare se letto con una adeguata conoscenza della storia degli anni '70, perchè descrive in modo più preciso e articolato cosa ha determinato i comportamenti violenti degli ex brigatisti rossi". E ancora, l'ho definito "un efficace deterrente verso quanti, animati da voglia di cambiare, rischiano di sconfinare in azioni violente e negative...". Ecco qual era il mio pensiero. Io le Brigate rosse le ho sempre combattute e detestate. In quegli anni ero iscritto al Pci, ero studente universitario a Roma ed ero su posizioni opposte a quelle delle Br. Noi comunisti, la Cgil e la Dc eravamo odiati, eravamo i nemici numero uno delle Br. Quindi non ho alcun motivo di giustificare o difendere quello che hanno fatto i terroristi".
"Ho detto, infine -conclude Iacucci- che "chi dimentica la storia è condannato a ripeterla...." aggiungendo che "l'autrice è consapevole di presentarsi sotto le vesti di un eroe negativo...." Quindi, come si vede, le "mezze frasi" riprese da Conti hanno stravolto il senso del mio pensiero e il significato di quell'evento. Il messaggio era tutt'altro e non quello di esaltare le Br. Con quel convegno sono infatti riuscito a far dire ad una ex brigatista che quelle loro azioni sono la risposta più sbagliata che potevano dare. Per quanto mi riguarda, dunque, chiudo questa polemica fondata su malintesi ed equivoci, che non voglio credere e nemmeno pensare siano dettati da malafede, affermando con orgoglio di essere sempre stato un uomo dello Stato, grande difensore delle istituzioni democratiche e della nostra Costituzione e di non aver mai condiviso o esaltato azioni o gruppi terroristici".

Franco Iacucci
Sindaco di Aiello Calabro

 

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COMUNICATO STAMPA: COISP DEL 02 NOVEMBRE 2009

Oggetto: In una scuola calabrese acquistato il libro della terrorista Balzerani 
Il  COISP:  “Diciamo  basta  allo  scempio  di  trasformare  dei  carnefici  in  eroi.  Ai giovani si insegni la verità” 

“Se  il  sindaco  di  Aiello  Calabro  avesse  avuto  bisogno  di  un  ‘testo  didattico  per  insegnare  la  storia degli anni ‘70 ai giovani’, come ha dichiarato, avremmo potuto offrirgli noi le testimonianze vere di coloro i quali, per mano di quegli stessi brigatisti che lui ha foraggiato con l’acquisto di libri, hanno vissuto  l’inferno”.  E’  questa  la  posizione  di  Franco  Maccari,  Segretario  Generale  del  Coisp, Sindacato indipendente di Polizia, in merito alla denuncia messa in luce da Lorenzo Conti, figlio di quel  Lando  Conti,  ucciso  dalle  Brigate  Rosse.  Il  primo  cittadino  del  comune  calabrese  ha  infatti acquistato,  con  soldi  pubblici,  le  copie  del  libro  di  Barbara  Balzerani,  terrorista  già  processata  e condannata  a  tre  ergastoli,  nel  corso  del  processo  “Moro  ter”  .In  tutte  le  ricostruzione  storiche dell’esperienza politica e militare delle Br, il nome di Barbara Balzerani ricorre frequente soprattutto nell’ultima  fase  della  storia  brigatista  quando,  dopo l’arresto  di  Mario  Moretti,  Balzerani  diventa  la militante di anzianità maggiore ancora in libertà, assumendo così la guida dell’ultima generazione delPartito armato. Partecipa al commando che il 16 marzo 1978 rapisce in via Fani, a Roma, il Presidente della Democrazia cristiana Aldo Moro, partecipa al sequestro Dozier come membro dell’esecutivo Br: è tra quanti, insieme a Savasta, Lo Bianco e Novelli, ne pianificano l’azione e la dirigono. È arrestata dai Carabinieri a Ostia (Roma) il successivo 19 giugno, in compagnia del convivente Giovanni Pelosi. Dal carcere rivendica l’omicidio dell’ex sindaco di Firenze Lando Conti (10 febbraio 1986) e la rapina di via Prati di Papa (14 febbraio 1987) durante la quale perdono la vita gli agenti portavalori Roberto Lanari  e  Giuseppe  Scravaglieri.  “Il  pedigree  della  Balzerani  è  di  quelli  che  farebbe  impallidire  il peggiore  dei  delinquenti.  E  un’amministrazione  pubblica  che  fa?  Nel  tentativo  malriuscito  di  un revisionismo  storico,  che  apre  ferite  laceranti  nell’anima  e  nella  vita  dei  familiari  delle  vittime, riabilita  la  figura  di  una  terrorista,  che  per  giunta  non  si  è  neanche  mai  avvicinata  al  sentimento  di pentimento  e  ne  foraggia  l’attività  acquistando  libri,  intrisi  ancora  di  una  dialettica  tanto  violenta quanto è riportata in maniera subdola. Ecco perché - conclude Franco Maccari - non solo appoggiamo la  protesta  di  Lorenzo  Conti,  quanto  chiediamo  agli  organi  competenti,  come  la  corte  dei  Conti,  di verificare  la  fondatezza  della  spesa  affondata  dal  sindaco  di  Aiello  Calabro.  Siamo  stufi  di  essere sempre quelli che capiscono e siamo stanchi di vedere che i carnefici, quando iniziano a raccontare la loro  verità,  diventano  eroi  moderni,  passando  sopra  il  male  che  hanno  fatto  e  le  ferite  che  hanno lasciato aperte”.

03/11/2009 09:29:51
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