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Per il pensionamento di Alfredina

Il 12 giugno 2012 si è svolta a Cleto, nell’edificio della Scuola Primaria, la festa per il pensionamento della maestra Alfredina Aloisio. I genitori, gli alunni, la Dirigente, i colleghi e le colleghe hanno voluto organizzare questa giornata speciale per lei, per ringraziarla dell’opera educativa svolta per la comunità e per dirle che la terranno viva nel loro ricordo. In particolare la Dirigente Scolastica, prof.ssa Caterina Policicchio, ha sottolineato che è stato un vero piacere per lei ed una fortuna per la scuola avere avuto una maestra come Alfredina, sempre pronta nell’azione, sollecita del bene dei bambini, previdente nel preparare tutto quello che sarebbe servito il giorno dopo, consapevole del suo ruolo, che ha interpretato con convinzione, rigore, dignità ed autorevolezza. Lo hanno capito bene gli alunni ed i genitori, con i quali la maestra ha avuto sempre un rapporto positivo e costruttivo, che sicuramente ha giovato agli alunni ed alla scuola.

Proseguendo nel suo appassionato saluto, la Dirigente ha ricordato che la maestra Alfredina ha saputo interpretare bene il senso dell’amore verso i bambini, coniugato con quella giusta severità che ogni mamma dovrebbe avere per aiutare il proprio figlio a crescere, a maturare, perché affronti e superi bene tutte le difficoltà che la vita man mano gli presenterà.

“Tutto quello che la scuola fa” - ha sottolineato la Dirigente – “ deve avere una ricaduta positiva nella società, deve avere la condivisione della comunità nella quale noi operiamo, altrimenti la nostra azione rischia di essere inutile ed improduttiva.

In altre parole, l’insegnante ed il genitore devono remare nella stessa direzione, devono offrire ai bambini il medesimo modello educativo, devono spingere la barca nella medesima direzione, devono avere pieno rispetto l’uno per l’altro, l’uno per la funzione dell’altro, devono avere un progetto educativo concordato e condiviso”.

In risposta ai saluti rivoltile dalla Dirigente Scolastica e dai numerosi alunni, genitori e colleghi presenti, la maestra Alfredina ha ricambiato i saluti e rivolto ringraziamenti a tutti, “perché” – ha affermato – “mi siete stati vicini in questo mio viaggio compiuto insieme a questi bambini ed ai tanti che li hanno preceduti, aiutandomi a compiere la mia opera educativa nel modo migliore possibile e ad esprimere quanto di meglio  era ed è in me sul piano didattico, dando il meglio di me stessa”.

Ha ricordato che la sua vita nella scuola le ha dato tante soddisfazioni, perché l’ha resa e fatta sentire utile alla comunità dei bambini, che hanno frequentato la scuola, ed alle famiglie.

Un ringraziamento particolare ha rivolto al sindaco, professor Giuseppe Longo, e a tutta l’Amministrazione Comunale di Cleto per la disponibilità dimostrata a qualunque sua richiesta ed esigenza, espresse al fine di ottimizzare l’opera della scuola a favore dei bambini. 

Parole di affetto particolare ha rivolto al Dirigente Scolastico, professoressa Caterina Policicchio, che instancabile le è stata quotidianamente vicina nell’ opera educativa quotidiana, con consigli e sollecitazioni, sempre attenta ai bisogni educativi di questi bambini, i quali sono sempre stati l’oggetto privilegiato delle sue cure e preoccupazioni. “La Dirigente Policicchio” - ha proseguito la maestra – “ ha saputo interpretare il suo ruolo e svolgere la sua funzione in modo efficace e niente affatto burocratico, perché sa bene che solo stimolando l’animo e le risorse spirituali di noi insegnanti è possibile instaurare quel clima di fiducia e di collaborazione fuori dei formalismi, clima di cui la scuola ha davvero bisogno. E’ stata davvero un’ottima guida ed io le sono legata da profondo affetto”.

Poi ha ringraziato i genitori, che hanno creduto in lei e nell’ opera sua, l’ hanno sostenuta con la loro fiducia ed incoraggiata ad affrontare tutte le difficoltà che l’azione educativa comporta sempre. “Educare vuol dire scoprire nei fanciulli e far scoprire ai fanciulli le loro inclinazioni e capacità,” – ha proseguito – “ sostenendoli nello sforzo quotidiano dell’apprendimento perché acquistino piena fiducia in sé e sviluppino l’autostima come antidoto alla difficoltà che porta con sé  qualsiasi tipo di crescita.

Poi i bambini, quelli no, non li posso dimenticare, quelli di ieri e quelli di oggi! Cari alunni miei, vi porto sempre nel cuore, perché avete riempito le mie giornate, mi avete resa  utile a scuola, con la vostra gioia e la vostra spontaneità mi avete resa la vita gioiosa e spontanea. Con voi mi sono realizzata e credo di avere fatto verso di voi il mio dovere di maestra. Per questo vi ringrazio e vi saluto, augurandovi di realizzare pienamente i vostri sogni”.

Quindi ha ringraziato il personale ausiliario della scuola, i collaboratori scolastici, che le sono stati vicini e le hanno dato un aiuto prezioso nel curare i bambini in tutte le esigenze connesse con la loro presenza a scuola: l’entrata in aula e l’uscita dall’aula, il momento della mensa, il rispetto dell’ordine e delle regole durante la permanenza negli spazi comuni.

Infine è stata la volta delle colleghe, anche quelle che non sono più nella scuola di Cleto, insieme alle quali ha portato a termine questa meravigliosa opera e che sono l’anima della scuola,“davvero compagne di cordata nello sforzo quotidiano di ascesa verso livelli migliori e più alti della nostra opera educativa e didattica”.

 Saluti e ringraziamenti ha rivolto anche alle Forze dell’Ordine, tra cui soprattutto al capitano Acquotti, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Paola, che hanno svolto opera educativa, in particolare di educazione alla legalità quando la scuola ha avuto bisogno del loro intervento per lezioni di supporto a progetti didattici legati al tema della legalità.

Davvero commovente è stato poi l’ultimo pensiero rivolto ai genitori: “Voglio ricordare che ovviamente siamo persone umane e quindi, in quanto tali, possiamo sbagliare e sicuramente abbiamo talvolta sbagliato ed io sicuramente ho sbagliato. Perciò, se vi viene in mente qualche limite, sappiate che è involontario ed è dovuto soltanto alla mia natura umana. Ma sappiate anche che io ho cercato di fare del mio meglio per venire incontro alle esigenze di crescita di questa comunità e per adempiere pienamente il mio dovere di maestra, il più bel mestiere del mondo”.

Cleto, 30 ottobre 2012 Franco Pedatella

24/01/2013

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