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SIT IN AIELLO CALABRO - SIAMO TUTTI STUDENTI DI BRINDISI

AIELLO CALABRO -Il primo pomeriggio di sabato scorso non era fatto di come programmare la serata. Nessun pub, nessuna pizzeria, nessuna uscita particolare per due ragazze di Aiello Calabro, Jessica Rossi e Samuela Bernardo che, come tutti, sono rimasta sgomente davanti al barbaro attentato di Brindisi che ha strappato i sogni, la spensieratezza, la vita di una sedicenne proprio prima che varcasse il cancello di scuola.

Le tv non facevano altro che dare spazio ad opinioni, a dirette live da Mesagne, ad interviste e approfondimenti ipotizzando di tutto e non escludendo niente. Ma mai si era verificato che un gesto di terrore avesse avuto come obiettivo una scuola, ragazzi, innocenti. E mentre si proclamava per quella giornata cosi triste e per quella successiva il lutto nazionale, si accendevano momenti spontanei in tutta Italia di incontro e riflessione nelle piazze, perchè davanti un'efferata violenza, non bastava stringere le spalle. Toccava tutti, anzi, più di tutti.

Anche ad Aiello Calabro è partita la mobilitazione e, quelle due ragazze, insieme ad Eleonora Pucci, assessore alle politiche giovanili del paese, hanno fatto partire dalla rete parole di sensibilizzazione ed un appello di ritrovo nella piazza principale, in tarda sera, con due parole d'ordine: portare una candela e fare passaparola.

Questo il contenuto del loro messaggio: ""LA STORIA INSEGNA MA NON HA ALUNNI" - GRAMSCI - L'episodio di oggi di Brindisi è incommentabile se non con sgomento, rabbia, incredulità.Una ragazza muore e noi non possiamo stare con le mani in tasca.Non possiamo affacciarci da una finestra senza scendere per strada.SCENDIAMO PER STRADA, per dire NO A TUTTE LE MAFIE e A TUTTE LE FORME DI VIOLENZA".

La serata ha visto la presenza di diverse decine di giovani, insieme ad altrettanti aiellesi, esponenti di associazioni locali e non solo, che in un angolo di Piazza Municipio, seduti a terra e con una candela in mano, hanno espresso i loro pensieri, con riflessioni, pensieri e con silenzi pieni di dolore.

Un momento di aggregazione simbolico, utile e necessario "a non sentirsi soli, nonostante in questi momenti sembra voler essere più semplice cercarsi e cercarci per potenziare una forma di conforto a distanza per chi è vittima di violenza e per chi ne apprende notizia rimanendo impotente - commenta l'assessore Pucci - ma che vuole essere di auspicio a farne esempio nella vita di tutti i giorni, soprattutto in una comunità piccola come la nostra, dove l'unione e lo scendere in strada sotto il denominatore della condivisione, devono essere i pilastri più forti". 

26/05/2012
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