AIELLO CALABRO - 7 Maggio 2005. In questo tiepido giorno di primavera, Aiello ha accolto, tra le sue strette vie, la solidarietà e l’Avis, l’associazione italiana dei volontari del sangue, che dallo scorso febbraio si è stesa con la costituzione dell'associazione intercomunale di Aiello Calabro - Serra D’Aiello.
Dalle sette e trenta del mattino fin oltre mezzogiorno, presso lo studio del dottor Ianni Lucio, un’équipe medica specializzata, ha effettuato i prelievi di sangue ai volontari che, generosamente e coraggiosamente, si sono offerti.
Il clima rilassato, la cordialità, le maniere gentili di responsabili e dottori, hanno rassicurato e tolto i vari timori e le varie paure dall’animo di ogni donatore che, rilassato e tranquillo, non ha avvertito il sacrificio della bella azione.
Ma, nonostante l’invito fosse stato esteso a tutta la popolazione, e non solo, il numero dei volontari registrato non è stato molto alto (tra i dodici e i quindici) e questo risultato ha evidenziato quanta ancora è lunga la strada da percorrere per abbattere l’abulia e l’indifferenza di un piccolo paese come Aiello, che, tra i suoi tanti valori, trattiene resistenza all’abbandono di alcune convinzioni, poco veritiere o false, che impediscono lo sviluppo di una cultura popolare verso la solidarietà, una solidarietà che non ha muri, né soffitti e tocca ogni mano, perché fare "bene" agli altri è come farlo a sé stessi; perché la vita gira e tutti ne veniamo coinvolti, prima o poi.
Ma, come direbbe Cesare al passare del Rubicone, "il dado è tratto". Il mattone iniziale è stato ammurato… molti altri ne dovranno essere messi, ma il tempo, amico della coscienza, farà il suo lavoro… e, magari, al prossimo incontro trimestrale dell’Avis molte più braccia saranno tese e molte più sacche saranno riempite di rosse gocce di vita.
